Project Description

ACIDO POLILATTICO (SCULPTRA)

Durata del trattamento: 15 minuti circa

Anestesia: non necessaria

Ritorno al sociale: immediato

Parte interessata: viso e corpo

L’acido polilattico – anche conosciuto come polilattato o poli-acido lattico – è un polimero dell’acido lattico di origine sintetica.
L’acido polilattico si produce attraverso la polimerizzazione dell’acido lattico, ottenuto a sua volta dai processi fermentativi operati, generalmente, da batteri del genere Lactobacillus.
L’acido polilattico è largamente sfruttato nell’ambito della medicina estetica, dove viene utilizzato sotto forma di filler in alternativa alla chirurgia plastica.
Il successo dell’uso dell’acido polilattico nel campo della medicina estetica è da ricercarsi nelle sue interessanti proprietà. Difatti, esso è sì un polimero sintetico ma biodegradabile, assorbibile ed immunologicamente inerte.

Valida alternativa al lifting, l’acido polilattico (commercializzato come Sculptra ®) è utilizzato con successo per correggere imperfezioni ed inestetismi del volto, quali:

  • Rughe superficiali;
  • Piccoli solchi/pieghe naturali della pelle;
  • Piccole lesioni cicatriziali chirurgiche o lasciate dall’acne;
  • Zigomi cadenti, poco accentuati e scarsamente evidenti;
  • Mento “debole” e poco armonioso;
  • Occhiaie marcate causate dalla cosiddetta “lacrima di valle” (inestetismo tipico dell’invecchiamento, caratterizzato dal marcato assottigliamento della pelle nella zona periorbitale e dalla “discesa” della palpebra inferiore).
  • Le micro-particelle di acido polilattico, opportunamente diluite in acqua sterile, vengono iniettate molto lentamente nello strato sub-dermico attraverso siringhe munite di aghi sottilissimi.
    La presenza di acido polilattico nel derma stimola gradualmente (ma progressivamente) la sintesi di collagene: così facendo, è possibile apprezzare – anche se solo dopo 4/6 settimane – un considerevole aumento di volume delle aree atrofiche del volto.

    Trattandosi di iniezioni, il trattamento all’acido polilattico non è completamente indolore: difatti, la maggior parte dei pazienti che richiede un simile intervento lamenta fastidio, bruciore od una spiacevole sensazione di pizzicore, sia durante che dopo l’inoculazione del prodotto sottopelle. Per ovviare a questo inconveniente, minimizzando il dolore, la zona da trattare viene generalmente anestetizzata con sostanze ad azione anestetica locale (es. lidocaina, mepivacaina cloridrato).

Come accennato, l’acido polilattico è un noto filler dermico che – una volta iniettato nella pelle del viso – è in grado di stimolare efficacemente la sintesi di neocollagene.
Nel dettaglio, esso è capace di promuovere l’attività dei fibroblasti, le cellule del derma deputate alla sintesi di fibre elastiche, glicosamminoglicani (come l’acido ialuronico) e, appunto, di collagene.

A differenza degli altri riempitivi dermici (es. filler all’acido ialuronico), l’acido polilattico non produce i suoi effetti soft-lifting nell’immediato periodo post-iniezione: i risultati appaiono gradualmente proprio perché questa sostanza stimola la produzione di neocollagene nel lungo termine. I primi risultati, infatti, sono visibili solo dopo 4-6 settimane e, per ottenere l’effetto di ringiovanimento o rimodellamento desiderato, possono essere necessari 2-6 trattamenti complessivi (in base all’inestetismo da correggere).
A titolo indicativo, si stima che per ottenere un risultato apprezzabile e soddisfacente, siano necessarie almeno 3 sedute per la correzione di piccoli difetti del volto e 5-6 trattamenti per ripristinare gravi alterazioni di natura prettamente estetica (es. volumizzare mento e zigomi).
Dopo un periodo di tempo variabile dai 12 ai 30 mesi, l’acido polilattico viene completamente riassorbito dalla pelle: per questa ragione, la molecola viene considerata un filler biologico riassorbibile (nonostante alcune fonti, erroneamente, lo considerino un filler semipermanente).

Le iniezioni all’acido polilattico rappresentano una importante alternativa, peraltro mini-invasiva e di lunga durata, alla chirurgia estetica per la correzione dei difetti tipici dell’invecchiamento cutaneo. Se rapportato agli altri tipi di fillers, l’acido polilattico eccelle per più caratteristiche:

  • Lunga durata dell’effetto (12-30 mesi);
  • Scarsi effetti collaterali;
  • Qualità del materiale iniettato;
  • Biodegradabilità del prodotto.

Da non dimenticare, poi, che l’acido polilattico corregge i difetti del volto assicurando un effetto completamente naturale, senza influenzare in alcun modo la mimica facciale.
Da pochi anni a questa parte è stata ideata una nuova metodica d’applicazione dell’acido polilattico: anche glutei, braccia e cosce possono, infatti, beneficiare del trattamento con questa sostanza. Più precisamente, le iniezioni di acido polilattico in sedi differenti dal viso, trovano indicazione per:

  • Ridurre cellulite e rimodellare la pelle a buccia d’arancia;
  • Correggere il decadimento dell’interno cosce;
  • Rimodellare l’interno cadente delle braccia.

Per minimizzare il rischio di effetti collaterali, è anzitutto necessario affidarsi a chirurgi/medici estetici altamente qualificati e competenti in materia.
Detto questo, l’incidenza di effetti indesiderati – come piccoli ematomi, ecchimosi, edemi, infezioni, rossore o piccoli sanguinamenti – dopo un trattamento con acido polilattico è pressoché paragonabile a quella degli altri fillers.
Alcuni pazienti, inoltre, lamentano la comparsa di sensazioni di tensione e calore in corrispondenza dell’area in cui è stato iniettato l’acido polilattico.
Tali esiti, tuttavia, tendono a risolversi spontaneamente nell’arco di pochi giorni.
Difficilmente possono manifestarsi effetti collaterali più gravi di quelli appena elencati. Tuttavia, nei casi in dovessero manifestarsi, le cause sarebbero da ricercarsi in un’esecuzione errata dell’iniezione, più che nel polimero in sè.

La presenza di malattie della pelle, patologie autoimmuni, neoplasie od altri disturbi maggiori costituisce un pesante limite all’utilizzo di fillers in genere, compreso quello all’acido polilattico.
In generale, l’impiego dell’acido polilattico per correggere imperfezioni cutanee è riservato ai pazienti che godono di buona salute.
Ricordiamo, inoltre, che l’acido polilattico non può essere iniettato durante gravidanza ed allattamento e nei soggetti sensibili od allergici a questa sostanza.

SERVIZI

STANZA PRIVATA
ASSISTENZA 24/24
VISITE PARENTALI
VISITE DI CONTROLLO
MEDICAZIONI

  PRENOTAZIONE SU APPUNTAMENTO

PRENOTA UNA VISITA

  +39 338 9143463

Prendi un appuntamento

Un’operatrice risponderà a tutte le tue esigenze

PRENOTA UN CONSULTO